Le mosche di Sartre

Immagine: 
31/10 - 02/11/2014
Musei Capitolini Centrale Montemartini,
Sala Macchine

Studio scenico per spazi museali dell’Orestea riscritta da Jean-Paul Sartre
A cura di Alyax 

Messinscena sperimentale, interpretata da una compagine mista di professionisti, docenti universitari, studenti e studentesse liceali, che conclude il ciclo di eventi previsti nell’ambito del progetto “Teatro e Scuola” realizzato con Regione Lazio, scuola on demand.
Il tentativo di attualizzazione del testo tragico classico fatto, durante la Seconda Guerra Mondiale, dallo scrittore e filosofo francese che scrisse quella che, di fatto, è stata la sua prima opera teatrale, ha il suo senso proprio nella Parigi occupata dai nazisti del 1945. “Il vero dramma, quello che ho voluto scrivere, è il dramma di un terrorista che, uccidendo per strada dei tedeschi, provoca l’esecuzione di cinquanta ostaggi” (da:un théatre de situations pp223) allusione evidente agli orrori dell’estate 1941, e insieme presa di posizione nel dibattito che opponeva partigiani e detrattori dei mortiinnocenti, è una dichiarazione di attualità e pretesto e motivo per la riproposizione del testo oggi : proprio quest’anno ricorrono i settanta anni dall’Eccidio di Fosse Ardeatine e dalla Liberazione.
L’esperimento nello spazio museale, la memoria dell’antico, produce spunti sperimentali di particolare interesse per l’aspetto formale legato alla particolarità degli spazi della Centrale Montemartini, straordinario esempio di archeologia industriale riconvertito in sede museale, che ha avuto inizio nel 1997 con il trasferimento di centinaia di sculture in occasione della ristrutturazione di ampi settori del complesso capitolino.
La necessitàdi produrre una forma di spettacolo itinerante, ovvero proporre un testo classico riscritto nel tempo moderno in un museo moderno che espone opere classiche antiche!, diventa occasione per una proposta allo spettatore-visitatore che lo porta ad usufruire nel tempo-spazio della visita-spettacolo di “suoni” (le paroledella tragedia) e “immagini” (i corpi “morti” delle statue e i corpi vivi degli attori!): un esperimento di 2 opera aperta” dove “L’opera d’arte è un messaggio fondamentalmente ambiguo, una pluralità di significati che convivono in un solo significante”. Alla concomitanza del luogo (la Centrale Montemartini diventa Palazzo di Argo) si aggiunge, in questa straordinaria occasione, la concomitanza con la ricorrenza: il tempo della tragedia che porterà all’uccisione di Egisto e Clitennestra è quello del “giorno dei Morti” e le date della presentazione coincidono con la ricorrenza del nostro calendario.

a cura di Marcello Cava - drammaturgia Pina Catanzariti - con, tra gli altri: Priya Barchi, Flavio Capuzzo Dolcetta, Anna Dall'Olio, Luigi Fedele, Emma Minutolo, Claudio Molinari, Silvia Nostro, Chiara Palma, Nicola Pecora, Isabella Picchi, Letizia Russo, Nicoletta Valentini e la partecipazione di Vito Favata, PieroMarietti, Debora Petrocelli _ aiutoregista Gustavo Maccioni – suono Alberto Mattaroccia – musiche di Roberto Cintioli e Adriano Cava organizzazione Roberta Rovelli – promozione Rina Delle Nogare – videoriprese a cura di Paolo Zefferi.

Informazioni

Luogo
Musei Capitolini Centrale Montemartini
, Sala Macchine
Orario

31 ottobre ore 19.15
1 e 2 novembre doppia replica ore 19.15 e 21.15
Durata 1 ora circa

Biglietto d'ingresso

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria allo 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00

Informazioni

Informazioni e prenotazioni allo 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00

Tipo
Evento|Teatro
Sito Web

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