Horti dell’Esquilino, Via Ariosto
La maggior parte delle sculture rinvenute negli scavi ottocenteschi sull’Esquilino fu rinvenuta in frantumi, riutilizzati come materiale da costruzione nelle murature di edifici tardoantichi.
Dalla zona tra le odierne Piazza Dante e Via Ariosto, compresa entro i confini dei presunti Horti Lamiani, provengono una grande tazza marmorea decorata con girali di acanto e tralci di vite, utilizzata come fontana, e un gruppo di statue di divinità di dimensioni ridotte della prima età imperiale.
Scultura
Seconda metà del I secolo a.C.