Carteles de la guerra. Spagna 1936-1939

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Carteles de la guerra. Spagna 1936-1939. Arte e propaganda per la liberta'
Arte e propaganda per la libertà
13/05 - 18/06/2006
Musei Capitolini Centrale Montemartini

Nel 70° anniversario dell'inizio della Guerra Civile spagnola (1936-1939) in mostra 118 manifesti della propaganda anti-fascista dalla collezione della Fondazione Pablo Iglesias.

I 118 manifesti della guerra civile spagnola in esposizione (appartenuti al Partito Socialista Operaio Spagnolo, all'Unione generale dei Lavoratori, al Partito Comunista Spagnolo, alla Gioventù Socialista Unita, alla Sinistra Repubblicana, alla Confederazione Nazionale del lavoro, alla Federazione Anarchica Iberica, così come a diversi ministeri del governo repubblicano e ad altre organizzazioni del periodo) sono una selezione degli oltre 2000 esemplari provenienti dagli archivi della Fundacion Pablo Iglesias.
Nel triennio della Guerra Civile spagnola (1936-39), per contrastare la sollevazione franchista, il governo spagnolo, insieme alle organizzazioni politiche, sindacali e sociali del paese diede il via ad un'intensa propaganda attraverso la cartellonistica pubblicitaria.
In quel periodo il manifesto in Spagna venne definito “Un grido affisso al muro”: si trattava di opere dal grande impatto impatto grafico ed ideale, capaci di catturare l'attenzione e trasmettere messaggi in modo semplice e fortemente emotivo.

Gli artisti spagnoli seguirono i canoni estetici e tematici sviluppati dalla cartellonistica diffusa durante la Prima Guerra Mondiale, sviluppando l'efficacia del messaggio e ampliando il numero e il genere delle tematiche trattate.
Ai temi classici dell'arruolamento, della cautela nei confronti dello spionaggio nemico, della simbologia politica, si aggiungono in particolare quelli dell'educazione e dell'igiene.

Nella selezione sono rappresentati gli artisti più importanti, disegnatori, illustratori, grafici – che sostennero dal 1936 al 1939 la causa repubblicana.
Tra questi si citano, per l'originalità del loro lavoro, Mauricio Amster, Bagaria, Arturo Ballester, José Bardasano, Cañavate, José Espert, Gori Muñoz, Pedrero, José Renau, Solá y Tono.
La maggior parte degli autori di manifesti repubblicani proveniva dal settore pubblicitario e da sindacati e associazioni professionali del tutto estranee alle vicende politiche del paese. I gruppi più grandi erano dislocati nelle quattro città repubblicane più importanti: Barcellona, Valencia, Madrid e Bilbao.

Circa 70 anni dopo la fine della guerra civile, questi manifesti offrono oggi due chiavi di lettura: da una parte testimoniano l'aspetto politico della guerra che divise la Spagna; dall'altra sono la testimonianza delle inquietudini artistiche di un'intera epoca.

Informazioni

Luogo
Musei Capitolini Centrale Montemartini
Orario

Mar-dom 10.00-19.00
La biglietteria chiude mezz'ora prima

Biglietto d'ingresso

Intero € 6,00
Ridotto € 4,00
Gratuito per le categorie previste nella tariffazione vigente

Informazioni

tel. 06 82059127
tutti i giorni ore 9.00-19.30

Tipo
Evento
Sito Web
Giorni di chiusura
Lun

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