Visite didattiche per le scuole. Archeologia industriale: la Centrale Montemartini e gli impianti produttivi della zona Ostiense
Visite didattiche per la scuola secondaria di I e II grado
Destinatari: Scuola secondaria di I e II grado
Descrizione e svolgimento del percorso:
Piazzale davanti all’ingresso del Museo - Introduzione:
Storia della Centrale elettrica dedicata a Giovanni Montemartini. Primo impianto pubblico che permise di illuminare piazza del Popolo e molte strade del centro storico e della zona Prati.
Monumentalità dell’edificio e della facciata che prospettava non sull’Ostiense ma di fronte alla Centrale dela Società anglo romana, impianto privato di illuminazione della città con il gas.Lampioni Cambellotti.
Sala Colonne.
1° Ambiente
Panoramica sull’Ostiense e sugli impianti produttivi sorti sul Tevere (cfr. pannelli didattici).
Pianta del complesso produttivo Centrale Montemartini nel 1933.
L’immagine ingrandita dell’edificio pompe sul Tevere è lo spunto per accennare al sistema di produzione della Centrale Montemartini (pompaggio acqua del Tevere, caldaie-vapore, turbine-energia elettrica).
Esame di alcuni macchinari: centrifughe, bombole ad aria compressa, compressore etc.)
2° Ambiente
La Centrale è oggi un Museo dove si snoda un doppio percorso: archeologia classica e archeologia industriale come preannuncia la statua di Venere davanti al condensatore.
Le sale della Centrale elettrica e i temi dell’esposizione del percorso archeologico.
Giro della Sala Colonne
L’ambiente industriale con le tramogge sul soffitto in collegamento con le caldaie del piano superiore.
Le statue e le antichità di Roma repubblicana ( in breve)
Sala Macchine
I due motori diesel sono istallati in un salone elegantissimo dove “si fabbricava la luce”, l’invenzione più rivoluzionaria del secolo scorso.
Gli arredi della Sala: il mosaico pavimentale, i lumi di ghisa blu, la decorazione parietale a finto marmo.
Gli dei di marmo accompagnano il visitatore fino alla ricostruzione dell’apparato decorativo del tempio di Apollo Sosiano dove è narrata la lotta tra le Amazzoni e i Greci; sul retro è ricostruita la decorazione della cella del tempio.
La statua di Fortuna, una dea gigantesca costruita a pezzi: la testa, il braccio e i piedi da rimontare su un’enorme impalcatura, è la più antica statua di culto di marmo che è arrivata fino a noi. Dello stesso periodo sono le teste colossali di divinità venerate negli edifici di culto del Campidoglio.
Sala Caldaie
La caldaia, alimentata a carbone, che produceva il vapore per le turbine.
Il tema è quello relativo alla sfera privata di Roma dall’età augustea a quella costantiniana.Decorazione degli Horti Sallustiani, la villa immersa nel parco, già di Cesare poi dello storico Sallustio passata poi a far parte del demanio privato dell’imperatore, che sorgeva nell’area corrispondente alle pendici di Pincio e Quirinale.
La decorazione degli Horti Liciniani è rappresentata dal grande mosaico con la scena di caccia degli animali da prendere vivi per i giochi nel circo.
Durata: 90’
Finalità didattica della visita:
Conoscenza dei criteri di riqualificazione e restauro monumentale applicato ad impianti di archeologia industriale e ampliato a un intero quartiere. Confronti con episodi simili anche a livello internazionale.
Esame di alcuni problemi di museografia.
Informazioni
Da ottobre 2013 a maggio 2014
Le visite didattiche gratuite sono destinate alle scuole di Roma e provincia, fino ad esaurimento dell’offerta gratuita.
Le viste didattiche a pagamento hanno un costo di € 70,00
Prenotazione obbligatoria allo 060608 (tutti i giorni ore 9.00-21.00) a partire dal 4 ottobre 2013
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