Crepereia Tryphaena
Sarcofago e corredo di Crepereia Tryphaena
Nel corso degli scavi effettuati nel 1889 per la costruzione del Palazzo di Giustizia, furono messi in luce, a grande profondità, i sarcofagi affiancati di un uomo e di una giovane donna, identificati dalle iscrizioni funerarie con Crepereius Euhodus e Crepereia Tryphaena.
Il ritrovamento destò all’epoca enorme scalpore, poiché il sarcofago della giovane, ancora intatto, conteneva, oltre ai resti mortali della fanciulla, anche il suo corredo funerario, costituito da gioielli d’oro e pietre preziose, da una conocchia d’ambra e da una raffinatissima bambola d’avorio con arti snodabili accompagnata da piccoli oggetti da toeletta. Il prezioso corredo è databile intorno alla metà del II secolo d. C. e attesta l’agiatezza raggiunta dalla famiglia dei Crepereii, ricchi liberti probabilmente impiegati al servizio della casa imperiale, dal momento che il luogo in cui sono state rinvenute le sepolture risulta inglobato nel demanio imperiale fin dai tempi di Nerone.